Indagini penali e difensive a Genova
In un processo penale il reperimento di prove, informazioni e dati oggettivi da utilizzare in sede giudiziaria è fondamentale.
L’Ufficio Investigativo di Genova vanta un’esperienza pluridecennale nel campo delle indagini per gli studi legali, affiancando i propri clienti con strumenti idonei e conoscenze legislative adeguate.
L’agenzia di investigazioni vicina a te.
Investigazioni per studi legali e avvocati
L’attività investigativa può essere mirata ad acquisire elementi di prova a supporto della difesa e può riguardare ad esempio
- ricerca e individuazione di prove certe,
- conferma di un alibi,
- verifica dell’attendibilità di un testimone,
- svolgimento di perizie tecniche di vario tipo.
L’Ufficio Investigativo di Genova diretto dal Dott. Milone mette la propria esperienza al servizio del settore legale contribuendo, con servizi documentati e dettagliate relazioni, a fornire indizi ed elementi probatori in grado di portare alla luce la verità processuale.
I nostri investigatori specializzati garantiscono la raccolta di materiale giuridicamente valido, assicurando a studi legali e avvocati fonti di prova oggettive e incontrovertibili da far valere in sede giudiziale.
Investigatore privato in tribunale: cosa può e cosa non può fare
L’art. 111 della Costituzione sancisce il principio del diritto di “difendersi provando”.
La nostra agenzia d’investigazioni a Genova è abilitata, tramite specifica Autorizzazione Governativa supplementare, allo svolgimento di qualsiasi indagine penale e difensiva a supporto dell’attività dell’avvocato di parte.
Grazie a questo particolare requisito i nostri investigatori possono condurre
- non solo indagini penali “improprie”, quelle cioè atte all’accertamento della verità dei fatti, alla ricerca di prove, persone, riscontri e quant’altro possa risultare utile al cliente (attività generica che può essere svolta da qualsiasi investigatore privato)
- ma anche indagini penali “proprie”, cioè su specifica richiesta e incarico del difensore nell’ambito di un procedimento penale che veda coinvolto il proprio assistito, esattamente come fa il Pubblico Ministero avvalendosi della polizia giudiziaria, per sopperire a eventuali carenze delle indagini istituzionali (es. persone potenzialmente in grado di riferire circostanze utili che abbiano esercitato la facoltà di non rendere la dichiarazione, oppure una Pubblica Amministrazione cui sia stato richiesto di fornire documenti utili che si rifiuti di evadere la richiesta). Ciò in virtù del principio giuridico che sancisce la parità tra l’accusa e la difesa, dando la possibilità a quest’ultima di effettuare indagini a favore dell’imputato (parità, sia ben chiaro, solo teorica poiché nella realtà dei fatti non si tratta di una equiparazione completa, soprattutto a causa dell’assenza, in capo al difensore, dei poteri coercitivi che tipicamente caratterizzano l’attività della parte pubblica).
In poche parole, così come il PM può espletare la propria attività investigativa avvalendosi della polizia giudiziaria, così l’avvocato può espletare a sua volta una propria attività di indagine avvalendosi di una “polizia giudiziaria privata” rappresentata dall’agenzia investigativa specificamente abilitata.
Gli atti tipici che l’investigatore può eseguire sono contenuti all’art. 391 bis e ss del Codice di Procedura Penale.